Metodo Montessori

Il bambino che non ha mai imparato a lavorare da solo, a fissare obiettivi per le proprie azioni o ad essere padrone della propria forza di volontà è riconoscibile nell’adulto che lascia che gli altri guidino la sua volontà e sente un bisogno costante di approvazione di altri

-Maria Montessori

Maria Montessori

Maria Montessori ha rappresentato una svolta nella storia della pedagogia dell’infanzia contemporanea. Il personale approccio al mondo dell’infanzia è fondato sulla valorizzazione della libertà espressiva dei bambini e della loro creatività.

La sua attività di ricerca prese le mosse dallo studio dei bambini con problematiche psichiche. In questo settore, applicò i materiali di Édouard Séguin e Jean Itard che, sin dai primi anni dell’Ottocento, avevano lavorato con i bambini cosiddetti “deficienti”, in piena rivoluzione illuministico – rousseauiana. Procedendo con attività di osservazione sistematica, costruì i suoi materiali con cui ottenne, appunto, i primi risultati nell’alfabetizzazione dei bambini “frenastenici”. Risultati che, all’inizio del Novecento, sorpresero dirigenti scolastici ed esponenti della borghesia di Roma, dove Montessori fece i primi esperimenti, con l’apertura, nel 1907, della prima “Casa dei Bambini” nel quartiere San Lorenzo. Nel 1912, pubblicò il suo Metodo, con tutti i materiali e l’organizzazione delle sue istituzioni educative dell’infanzia.

Approccio educativo

Molti si sono chiesti se il suo approccio educativo, nato più di cento anni fa, possa essere ritenuto valido per i bambini del XXI secolo. Ma a disperdere ogni dubbio in tal senso, si rivela utile la rilettura del testo delle conferenze sull’educazione per la pace che divenne ben presto lo sfondo e, nello stesso tempo, l’obiettivo del suo modo di considerare la speciale energia dell’infanzia unica capace di contrastare le contraddizioni di una società che sembrano perpetuarsi sino ai nostri giorni.

 

E sulla modernità del pensiero di Maria Montessori si rivelano illuminanti le parole dello scienziato Mario Valle, laureato in ingegneria elettronica presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ricercatore del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) e, prima ancora, dal 2003, impegnato nell’Advanced Visual System (AVS), dove ha scoperto l’efficacia della visualizzazione per rendere visibile l’invisibile nascosto nei numeri e alla Digital Equipment (DEC), che va sostenendo che “Maria Montessori è stata una visionaria, che ha portato avanti idee che non solo sono scientificamente corrette, ma che nascondono ‘pepite’ di modernità che ancor oggi non sono state portate interamente alla luce”. Replicando a chi considera il metodo montessoriano suffragato da idonee indagini statistiche, Valli ricorda le ricerche di Angeline Lillard che, riprendendo le idee montessoriane, le sta sottoponendo a test e le corrobora con riferimenti a studi scientifici o il lavoro della dott.ssa Donatella Pecori che, con il suo approccio etologico, ha raccolto dati che sostanziano tante idee Montessori, come quella di “normalizzazione”. 

Corpo e pensiero

Valle, nel suo “Montessori è moderna, parola di scienziato”, ripercorre i principi base delle intuizioni montessoriane, a partire dal primo aspetto che riguarda il pensare con le mani, tipico non solo di tutti i bambini, ma di tutti gli esseri umani. Il collegamento stretto tra movimento della mano e pensiero è reso evidente dal gesticolare per disegnare figure nell’aria mentre si cerca di trasmettere qualche concetto astratto. 

Pensando all’influenza del corpo e del movimento delle mani qui abbiamo un doppio vantaggio: vedo la formula matematica e uso il movimento per smontare e rimontare la formula.

Valle ancora contesta chi sostiene che le maestre Montessori siano troppo rigide nell’esigere che i materiali siano utilizzati in una specifica maniera. Ma proprio questo, egli ribadisce, mette in luce come siano scientifiche le basi su cui si fondano questi materiali. Se fosse permesso prendere le aste numeriche al centro con una mano che cosa trasmetterebbero? Il peso. E il bambino assocerebbe il numero al peso, invece che alla lunghezza.

Che dire, infine, dell’Educazione Cosmica? Mette i bambini in condizione di scoprire come tutto nel mondo sia interconnesso: sistema solare e biosfera, evoluzione dei viventi e cultura, geografia e storia umana, scoperte e invenzioni. È un modo di apprendere che va contro il pensiero corrente, cioè che l’apprendimento avvenga in maniera lineare, un argomento dopo l’altro.

Il discorso di Valle arriva a dettagliare ogni aspetto della modernità del pensiero montessoriano, dall’importanza del pensiero matematico, al recupero del valore pedagogico del silenzio e della concentrazione, all’importanza delle emozioni nello sviluppo cognitivo del bambino.

Il suo è quel pensiero che, ai giorni nostri, anima e appassiona quanti, come noi, si sentono orgogliosi di potersi dire propagatori del pensiero di Maria Montessori.

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